Af-fidarsi nella sofferenza (2017)

Breve estratto

Un filosofo francese della metà del secolo scorso, Walter Benjamin, usava dire che una citazione introduttiva al discorso era, sia la stella polare per il discorso stesso, sia un porto sicuro dove poter rifugiarsi per prendere respiro.

 

Vorrei quindi iniziare con due citazioni e finire con due citazioni: Mons. B.Forte: “che cosa l'Innocente che soffre dice alla sofferenza degli innocenti?”.

 

E ancora DON GNOCCHI: “MOLTI E PROFONDI SONO I PROBLEMI CHE IL DOLORE PONE ALLA MENTE UMANA, ANCHE SE ILLUMINATA DALLA FEDE”

 


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Af-fidarsi nella sofferenza
Ma, chiediamoci: che cosa caratterizza quindi, il senso della sofferenza nell'orizzonte cristiano? Come dice Monsignor Bruno Forte, oggi più che mai ci troviamo tutti accumunati dalla povertà del domandare, soprattutto se ci troviamo nella condizione di sofferenza. Ma come si affronta comunemente la sofferenza? O ci si tranquillizza con risposte di comodo a buon mercato, qualunquiste, capaci di spiegare tutto, le giustificazioni; oppure ci si affida al caso, alla sfortuna, al fato, “è il destino”, si dice.
Vorrei invece riportare in emergenza proprio le domande cruciali di fronte alla lacerazione dell'esistenza, le domande circa il SENSO del mio soffrire, domande che forse si sono perdute nel flusso liquido del nostro tempo veloce.
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                                                                                                                                                            Immagini discusse nella conferenza