Un'interpretazione della Lettera pastorale del Cardinale Dionigi Tettamanzi, "Pietre vive" (2010)

Breve estratto

UNA LETTERA CONFIDENZIALE

Come dice lo stesso Cardinale Dionigi Tettamanzi, questo testo non è una lettera pastorale in senso stretto ma una “lettera confidenziale e franca ai fedeli delle comunità” della Diocesi (p.4). Ciò significa che il senso di questa lettera lo si può comprendere in relazione al senso di questa “confidenza”, ossia come rinuncia a certi formalismi di occasione per proporsi come una “traccia di meditazione”.

 

Questa confidenza non è qualcosa di privato ma una confidenza “apostolica”, infatti ci rende partecipi di un suo itinerario spirituale in cui Egli, Maestro di fede, per primo si è lasciato istruire dallo Spirito Santo.

 


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Un'interpretazione della Lettera pastorale "Pietre vive"
Oggi il pellegrinaggio è pensato e vissuto come una gita, un giorno di svago. Mentre il significato autentico di pellegrinaggio è un altro, ci riporta all’immagine di ciò che dovrebbe essere la nostra stessa vita, cioè un pellegrinaggio, appunto, un viaggio verso il Paradiso di cui noi siamo i pellegrini.
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Per continuare la meditazione, in breve
Con queste pagine il Cardinale si rivolge sia ai preti che ai cristiani laici con l'intento di consigliare una possibile via pastorale "provvidenziale" guardando a un futuro di vari e vasti cambiamenti.
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